La guerra Medievale a parer mio era più onorevole, dove la vera forza degli uomini si poteva far valere sul campo di battaglia. Si poteva capire se un uomo era un codardo o un fisicamente debole.
Il loro equipaggiamento serviva al solo scopo di proteggersi ed uccidere, se un uomo era stato ben addestrato, se era ben equipaggiato e se la sua astuzia e la sua forza erano ben utilizzati sul campo di battaglia sopravviveva.
Mentre invece la guerra moderna (prendo in considerazione dalle guerre mondiali in poi) si svolge in tutt'altra maniera: il soldato doveva avere ovviamente coraggio e le cosidette "palle" per potersi spostare da una parte all'altra del campo di battagli, ma più che la forza lui usa la percezione, senza di essa era praticamente inutile, dato che senza una percezione "allenata o avanzata" non poteva notare i minimi movimenti o rumori di provenienze nemiche e tante varie cose. Niente armature o protezione alcuna, fatta eccezione per un semplice elmetto utile solo in caso di scheggie mortali, solo addestramento base o avanzato a seconda dei casi, un fucile o vari generi di armi da fuoco. Cosa c'è di onorevole in un bombardamento a tappeto? Cosa c'è di onorevole in un proiettile piantato in fronte da centinaia di metri di distanza? Potrete pensare che è meno doloroso subire un proiettile anzichè una spadata sul fianco, ma è sbagliato. Se un proiettile vi trapassa la gola soffocate nel vostro stesso sangue in una morte lenta e dolorosissima, per il semplice motivo che il proiettile viene sparato facendogli compiere un movimento rotatorio, in questo modo causa un piccolo foro d'entrata, ma provoca un foro d'uscito molto più grande, e durante la sua "traversata" il proiettile si porterà con sè tutto ciò che incontra. Oppure una granata esplosa ad una certa distanza da voi se avrete fortuna vi potrà SOLO staccare il braccio...questi sono piccoli esempi che sono sicuro contesterete
Ora provate a immaginare:
...siete un cavaliere insieme al resto della vostra truppa nella decima linea di un esercito enorme, di fronte ad un esercito altrettanto grande. Nella mano destra impugnate una spada di ferro pregiato che riflette i raggi solari che gettano una tenue luce sull'umido campo di battaglia; nella mano sinistra una pregiata corda di raffinata stoffa usata per controllare il cavallo; la vostra armatura lucente vi fa sentire protetti, il vostro elmo vi copre dal sole che fastidiosamente è direttamente di fronte a voi.
...siete un soldato semplice insieme al resto del vostro plotone, fermi in delle stanze, nascosti, proprio come il resto del battaglione alleato intorno a voi. Vedete davanti a voi un enorme edificio che da mesi cercate di conquistare, ma senza averci mai riuscito, sapete che pullula di soldati nemici come i vermi in un cadavere. Siete sfiniti dai continui assalti, dalla continua visione della morte che tante volte ha cercato di prendervi, ma mai ci era riuscita. In entrambi le mani stringete un fucile, preciso e letale; i vostri abiti, sporchi e consunti, sono ormai diventati la vostra seconda pelle. Una perenne nube di pulviscolo aleggia nell'aria.
Il suono del corno della carica vi fa sentire uno strano vuoto in petto, e subito vedete le prime linee dei due eserciti correre l'una contro l'altra...subito dopo le seconde...udite lo scontrarsi delle armi, il cozzare degli scudi, le urla di dolore e di rabbia e vedete uomini che uno dopo l'altro si scontrano e si scontrano ancora e ancora e ancora...sempre più suoni, sempre più rumori.
Il capitano passa tra le vostre file: il momento dell'assalto è arrivato, ma fortunatamente fate parte della seconda ondata. Vi alzate in piedi, chiudete gli occhi e sperate, pregate, che anche questa volta ce la farete. Un lungo fischio seguito da un urlo di battaglia vi fa aprire gli occhi e alzare lo sguardo, la prima ondata è partita all'assalto schivando bassi ostacoli, correndo verso il centro del campo di battaglia, l'unico grande riparo presente tra voi e l'obiettivo. Dalle finestre del grande edificio lunghe e pesanti raffiche di mitragliatrici mietono decine di uomini, crivellandone altri e altri ancora.
Vi accorgete che il vostro momento piano piano si avvicina...il vuoto nel vostro petto aumenta sempre di più...un lungo e freddo brivido vi percorre tutto il corpo...lentamente...
Quando vedete che mezza ondata è stata abbattuta e l'altra metà ha raggiunto il centro del campo sparando e subito dopo riparandosi dai colpi nemici, capite che sta per giungere il vostro momento. Guardate tutte quelle vittime...il sangue cominciava a inzuppare la terra...pensate di non farcela...sembra tutto così impossibile...
Il corno suona ancora, questa volta per voi e con un urlo vi gettate alla carica dei soldati nemici, ora così lontani, ora così vicini. Lo schiantarsi delle loro armature e il frantumarsi delle loro ossa non ha più importanza mentre mulinate la vostra spada ora a destra, ora a sinistra. Mietete vittime come la morte stessa, ora non provate più niente...sentite solo sparire quel vuoto, sostituito da un urlo di gloria che esce trionfante dalle vostre gole mentre lo accompagnate con un gesto di vittoria...è solo un momento...perchè notate una cosa.
Ancora quel fischio, questa volta per voi. Lo avete udito già troppe volte, ma ora siete già in corsa senza sapere come, verso i commilitoni dell'ondata precedente. Le mitragliatrici pesanti continuano a far fuoco...un vostro compagno accanto a voi viene atterrato all'improvviso...correte sempre di più, la fortuna è dalla vostra parte poichè neanche una pallottola vi ha sfiorato. Raggiungete il centro, con la schiena appoggiata al muro vi sedete per prendere fiato...non potete che vedere la strage che vi siete ora lasciati alle spalle...ora vi alzate, vi scoprite per un momento e puntate a un mitragliere su una finestra...un respiro profondo e lentamente premete il grilletto. Lo avete centrato come i vostri compagni facevano già da svariati minuti, e il caos causato dalle mitragliatrici si fa sempre più raro. Subito vi rincuorate, un brivido di piacere e sollievo vi percorre la schiena, ma solo per un momento...
Su un'alta collina davanti a voi vedete delle ombre muoversi, sempre più nitide ai vostri occhi. Subito realizzate con un leggero timore che sono arcieri nemici che scoccano simultaneamente i loro dardi mortali creando un nugolo di frecce che si abbatte sulle vostre e le loro truppe. Una freccia si conficca profondamente nella vostra spalla sinistra e un grido di dolore si mischia ai gemiti di morte di alcuni alleati...la vostra vista è annebbiata...ma vi fate coraggio. Con una mano estraete la freccia mentre con l'altra vi difendete da un fante nemico tagliandoli di netto la testa...ma un altro suono di corno squarcia il suono della battaglia...subito capite che non era un suono amico e con orrore vedete che dai vostri lati, escono alla carica dalla foresta cavalieri urlanti...chiudete gli occhi e sentite gli zoccoli dei cavalli calpestare la terra tremante sempre più forte e sempre più vicini...e poi...più nulla.
Dalla vostra sinistra vedete spuntare un carro armato che velocemente punta la torretta contro di voi, per un momento vi congelate a quella vista, i vostri arti non riescono a muoversi, la vostra gola non riesce a pronunciare suoni, sentite solo gli spari, le urla, e vedete altri alleati in corsa...ma niente di più. Il carro armato spara un colpo, ma non vicino a voi, però l'esplosione è così forte da farvi cadere a terra ed intontirvi per qualche minuto. Un lungo fischio domina i vostri sensi...non riuscite a capire niente...vedete solo cadaveri mutilati dall'esplosione, potete notare, vivere l'espressioni di terrore e panico negli occhi dei commilitoni...vi fate forza e vi alzate. Piano piano riprendete i sensi, il carro stranamente si ritira e per un momento la calma cala su di voi...ma non per molto ancora. Con completo orrore sentite dei forti botti, alzate gli occhi al cielo e già vi credete morti: dalle spalle del grande edificio, lunghe e tenui scie biancastre che ciecamente seguivano grossi proiettili d'artiglieria direttamente contro di voi...si fanno sempre più vicini...indietreggiate di qualche passo paralizzati dal terrore, gli occhi sbarrati fissi a guardare quel mortale spettacolo che sempre di più si avvicina a voi...sempre di più...
Ammetto che l'ho fatta finire tragicamente, però era l'unica. In verde è la versione medievale, in rosso quella moderna. Leggete e commentate (se riuscite a commentare ogni cosa mi fate un grande piacere ) e chi riesce a colpirmi con una bella risposta riceverà un più (se qua non mettiamo i premi non si va da nessuna parte con gli argomenti )